elettrodomestici

Comunicare srl:  elettrodomestici nuovi e in riparazione a Napoli

Molti oggetti che oggi definiamo elettrodomestici preesistevano all'elettrificazione basandosi, per il loro funzionamento, sull'energia fisica umana o animale; ne sono esempi tra i tanti: il frullatore azionato a mano, la lavatrice azionata a mano, l'aspirapolvere a soffietto, il massaggiatore a rullo (divenuto in seguito vibromassaggiatore). I primi tentativi di elettrificare gli utensili d'uso quotidiano furono sperimentati nel campo degli oggetti di piccole dimensioni, primi fra tutti e a partire dalla fine del 1800, gli oggetti dotati di resistenza elettrica come teiere e bollitori.

I motori elettrici ad induzione (concepiti da Nikola Tesla) applicati alle tecnologie d'uso quotidiano fecero la loro comparsa successivamente e solo in ragione di una significativa riduzione delle loro dimensioni ad opera, tra gli altri, di Chester Beach e di L. H. Hamilton (1908 circa). Questa seconda generazione di elettrodomestici procedeva alla sistematica sostituzione della forza muscolare con quella elettrica. Il primo passo fu quello di affiancare letteralmente i motori elettrici agli oggetti domestici esistenti (come ancora oggi accade, ad esempio, per le macchine per la tiratura della pasta fatta in casa) in seguito i motori elettrici furono integrati nell'oggetto stesso, soprattutto a partire dal 1920 in coincidenza con lo sviluppo di un'"estetica del rivestimento" (scocca) fino ad allora non impiegata in oggetti d'uso quotidiano. Tra i primi oggetti d'uso quotidiano ad essere elettrificati troviamo sorprendentemente i vibromassaggiatori, ovvero le tecnologie elettromedicali utilizzate per il massaggio dei muscoli.

La diffusione di elettrodomestici in Europa crebbe in larga misura tra il 1930 e il 1970, soprattutto nel Nord Europa (AEG, Electrolux, Siemens, Braun, Philips), e in misura considerevole anche in Inghilterra e Francia. Solo negli anni Settanta però si assiste ad una vera e propria esplosione. In Italia lo sviluppo dell'industria degli elettrodomestici prende avvio a partire dalla fine degli anni Quaranta e si deve per lo più ad aziende come: Candy (lavatrici), CGE (piccoli elettrodomestici tra cui un'incredibile centrifuga in ghisa), Smeg (frigoriferi, piccoli elettrodomestici, forni, lavastoviglie), Fiat (frigoriferi e lavatrici), Omre (piccoli elettrodomestici soprattutto frullatori e macinacaffè dal design molto ricercato), Rex (frigoriferi), Zanussi (frigoriferi). Negli Stati Uniti il fenomeno della massiccia diffusione degli elettrodomestici inizia a partire dagli anni Venti, General Electric (di Thomas Alva Edison) e Westinghouse (di George Westinghouse) prime fra tutte, in coincidenza con la nascita dello stile progettistico dello "Streamline Decade" o "Machine Age" caratterizzato dall'impiego di forme aerodinamiche anche per oggetti "stanziali" e d'uso quotidiano. Tra i designer più famosi di questo periodo troviamo Raymond Loewy che progettò anche per l'Electrolux e in seguito per la NASA. Lo streamline contagiò nei due decenni successivi anche i designer nord europei fino alla rivoluzione compiuta dalla tedesca Braun nel 1950 che inaugurò lo stile della "Buona Forma", un design essenziale contrapposto agli eccessi stilistici dello streamline.

Un ruolo essenziale nella storia del design elettrodomestico fu giocato dall'azienda tedesca AEG grazie al suo designer Peter Behrens che nei primi decenni del Novecento lavorò assiduamente (non solo nel campo degli elettrodomestici) sul concetto di oggetti coordinati. Tra gli elettrodomestici più curiosi troviamo: l'aspirapolvere/frullatore prodotto da varie aziende europee tra cui l'italiana Arista nel 1950; l'aspirapolvere volante, il Constellation realizzato verso la fine degli anni Cinquanta dalla Hoover, un aspirapolvere a forma sferica che scivolava su un cuscinetto d'aria (da qualche anno rimesso sul mercato con un restyling minimo) e, sempre della Hoover il Celebrity Air-Ride model S3005 (1973), sempre un aspirapolvere a cuscinetto d'aria questa volta con una scocca che ricordava esplicitamente un disco volante.

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